Gabriele Marrangoni, lo chef dei banchetti a km 0
L’ ulivo secolare che da trecentocinquanta anni si affianca al Casolare, è il più importante testimonial della mission del Ristorante Borgo Spoltino: tradizione, storia e radici ben affondate nella nostra terra di appartenenza. Così l’aveva pensata Gabriele Marrangoni quando nel 2003 decise di iniziare da qui la costruzione della sua idea di ambasciatore e cultore della cucina abruzzese.
“Scief” apprezzatissimo, musicista, ricercatore e innovatore, Gabriele fu tra i primi a comprendere che la professione di cuoco può avere un grande valore nello stimolare i fornitori locali a una produzione virtuosa che esalta la biodiversità e promuove la tradizione del territorio.
Così lo ricorda il giornalista Massimo di Cintio: “Al Borgo, Gabriele aveva trovato la sua dimensione, forse perché lì ci sono gli spazi per poter riunire tutte le sue passioni: coltivare l’orto, organizzare piccoli e grandi eventi, suonare nella piccola chiesa durante le funzioni per poi cambiarsi d’abito e scappare a governare la cucina. Tante immagini mi tornano in mente, ne fermo tre. La felicità che ha avuto nell’ospitare l’ultimo incontro dell’Ordine dei Cavalieri dei Maccheroni alla Chitarra nello scorso settembre, la sua foto con il suo viso sorridente che campeggiava nel centro di Firenze ospite di Eataly nello scorso novembre e il piatto di squisite e generose Virtù che ho mangiato l’ultima volta, forse il piatto simbolo della terramanità che lo rappresentava di più: umile, generoso, fortemente attaccato alla tradizione, con tanti ingredienti, e straordinariamente buono da mettere tutti d’accordo”.
Per Gabriele il sostegno del territorio significava anche andare oltre i confini: nel 2010 con la collaborazione con il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Teramo, tenne una serie di lezioni nell’ateneo brasiliano di Florianopolis, iniziando da quel giorno scambi culturali, musicali e culinari con quelle comunità sudamericane. In particolare con la Facoltà di Gastronomia Unifil di Londrina, i cui studenti furono ospiti a Borgo Spoltino per una cena italo-brasiliana che ha unito due culture del cibo così distanti, ma così amiche.
Per la sua grande sensibilità nella divulgazione della cultura enogastronomica del territorio abruzzese anche all’estero, nel 2015 Gabriele Marrangoni è stato insignito della fascia dell’Ordine dei Cavalieri dei maccheroni alla chitarra a febbraio e, nello stesso anno in autunno, Borgo Spoltino ha ricevuto la sua prima chiocciola Slow Food.